La prossima sfilata di Gucci si terrà alla Tate Modern di Londra

Gucci rafforza i suoi legami con l’arte e i giovani designer in occasione della sua prossima sfilata a Londra. La prima sfilata cruise del direttore creativo Sabato De Sarno avrà luogo il 13 maggio alla Tate Modern. Per l’occasione, la label stella del gruppo del lusso Kering ha annunciato una partnership con il più importante museo d’arte moderna e contemporanea della capitale britannica.
Gucci terrà la sua prossima sfilata alla Tate Modern – © Tate Photography

Il marchio sosterrà la mostra “Eletric Dreams”, che aprirà al museo nell’autunno 2024. Sta inoltre unendo le forze con questa prestigiosa istituzione come parte di una partnership triennale per promuovere il lavoro della Tate con i giovani creativi. “Con un impegno condiviso per l’inclusione e l’empowerment, Gucci e Tate mirano a incoraggiare scambi comunitari positivi e ispirare la creatività tra pubblici diversi”, ha affermato Gucci in una nota.

Con questa sfilata Cruise 2025, Gucci dimostra il suo attaccamento sia a Londra che all’arte. È stato nella capitale inglese che il fondatore Guccio Gucci ha trovato l’ispirazione per creare la sua futura casa. Nel 1897 lavorò come facchino e addetto all’ascensore presso l’Hotel Savoy e conobbe lo stile e i gusti dell’élite internazionale, soprattutto in materia di bagagli. Ritornato in Italia, fondò la sua attività di pelletteria a Firenze nel 1921, seguita dall’apertura della prima boutique Gucci in Via della Vigna Nuova.

Sabato De Sarno ha deciso di sfilare a Londra, ispirato dalle sue numerose visite lì e dal suo desiderio di catturare lo spirito cosmopolita e creativo della città. La sua scelta naturale è stata la Tate Modern, “un centro di creatività e dialogo, dove diverse prospettive convergono per innescare conversazioni significative e favorire lo scambio culturale”, afferma l’etichetta. “Qui, l’interazione tra arte e architettura crea un ambiente che ispira innovazione e sfida i confini, proprio come la città stessa”, continua.

Ricordiamo che anche il suo predecessore, Alessandro Michele, qualche anno fa si arrese all’anglomania, organizzando nel 2016 una passerella nel chiostro dell’Abbazia di Westminster.

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